“Wow“, il nuovo disco di Missincat, è una bella sorpresa arrivata agli sgoccioli di questo 2011. Italianissima ma “adottata” dalla metropoli teutonica Berlino, Caterina è pronta a farsi notare anche nella sua terra natia. Abbiamo avuto l’occasione di parlare con lei chiedendole del nuovo disco, delle differenze tra il mercato tedesco e quello tricolore e sui progetti per l’imminente futuro.
Possiamo parlare di Missincat come “cervello in fuga”? Come ti senti ad aver raggiunto il successo in Germania, con una carriera di fatto ancora da costruire in Italia?
Ho iniziato qui in Germania come MissinCat e per forza di cose sono più avanti; ho avuto fortuna e il mercato mi ha accolto da subito bene. Ora ci stiamo concentrando sull’uscita del disco in Italia: c’è un ottima risposta e da gennaio sarò in tour da voi. Stare davanti al pubblico è sempre il momento più bello…
Puoi parlarci di Wow? E’ solo un caso che il titolo sia lo stesso della più recente fatica dei Verdena?
Puro caso, qui in Germania il disco era già in promozione e ho saputo solo in quel momento di WOW dei Verdena. Me lo chiedono tutti ma la cosa non mi turba molto.
Tornando al tuo ultimo lavoro, lo ho paragonato ad una confezione di dodici lecca lecca e ad un vero percorso sonoro di una persona dall’infanzia alla prima adolescenza. Come Missincat vuoi utilizzare la tua musica per rispolverare dei tempi ormai passati, per te e buona parte dei fan?
Mio caro ti rivelerò un segreto: la mia prima adolescenza e anche la seconda sono finite da un pezzo e che non ce n’è molta nel contenuto del mio disco. Ho usato tanti suoni magici, giocosi e naive per certi aspetti, la mia voce ha un timbro molto delicato ma narro della mia vita, che è quella di una donna adulta. Racconto di gioia e dolore, perdita, assenza e speranza nel futuro, di disillusioni e di amore.
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Come è nata la collaborazione con Dente? E come è stato proporre “Capita” in una trasmissione della ZDF?
Sono anni che Dente ed io vogliamo scrivere qualcosa insieme, quando ho scritto “Capita” mi è sembrato che avesse una assonanza molto italiana e così l’ho cantata via Skype a Dente, che se l’è registrato al volo e ci ha lavorato, mi ha rimandato un testo e io ci ho ricantato su. Così è nato il brano: io a Berlino e lui a Milano. Morgen Magazin inizia prestissimo, ci siamo svegliati alle 4 e ci siamo trovati catapultati sotto i riflettori: la tv ha ritmi velocissimi e in un baleno era tutto finito.. Preferisco sempre il ritmo serale e le luci colorate del palco alla televisione, ma la TV offre chiaramente molta visibilità.
Cosa pensi della scena musicale italiana, spaccata in due tra i talent show e una riscoperta della musica underground e cantautorale, anche di nomi giovani come ad esempio Dente?
Sono molto contenta che la scena cantautorale stia emergendo con forza perché propone cose nuove, originali e diverse. I talent show ci sono in tutto il mondo e forse per questo la scena indie cresce: il cantautore è indipendente, fa quello che vuole, non ha bisogno di giurie e major che lo approvino. E’ una strada lunga ma ne vale la pena: il compromesso guasta la creatività, o almeno la annacqua.
In Italia molti ti conoscono come “quella che ha aperto per il tour tedesco di Amy Winehouse”. Cosa ricordi di quell’esperienza, alla luce del suo decesso della scorsa estate?
Quando è morta ho pensato “ho conosciuto un’icona“. Era già un’icona quando era in vita, con tutta quella attenzione della stampa. Lei in realtà era solo una persona ammalata, oltre che una cantante di talento smisurato. Il tour era una vera e propria lotta per arrivare sul palco e fare uno spettacolo, era già fuori controllo. Per MissinCat è stata un’esperienza molto positiva, tutte date sold out con un pubblico molto vario. E io, tutta sola soletta senza tatuaggi né cofana in testa, con un occhio di bue ad illuminarmi, li ho conquistati lo stesso, forse perché ero così diversa da Amy. Ancora oggi mi capita di sentire da alcuni suoi fan di avermi visto aprire per Amy Winehouse.
Progetti per il futuro? Stai pianificando una lunga serie di date in Italia o darai priorità al mercato tedesco?
Tra gennaio e marzo priorità all’Italia, poi farò un tour in Germania per l’uscita del nuovo singolo. Ma tornerò in Italia anche dopo: ci vedremo spesso!
Nicola Lucchetta