La tua partecipazione al Festival, a distanza di tanto tempo, come la valuti?
E’ stato un momento importante per la mia carriera; dopo Sanremo ho iniziato a suonare tantissimo, è un evento di grande visibilità e lo rifarei, sia se mi trovassi all’inizio della mia carriera, sia in futuro. Mi ha dato molte soddisfazioni, personali e artistiche.
In questi giorni è stato pubblicato il tuo secondo disco, “Uscita Di Insicurezza”: come mai hai scelto di inserire 7 brani, e non i canonici 10 o 12?
Sono stata irremovibile su un punto: il cd doveva costare 9 euro e 90, perciò le canzoni dovevano essere una manciata. Ci tenevo sia per dare un disco a un prezzo accessibile sia per la qualità dei brani: su questi non ho nulla da ridire, e non ho infilato riempitivi nella tracklist.
C’è un fil rouge che lega le canzoni tra loro?
Sì: normalmente tutti noi cerchiamo di mostrare agli altri la nostra parte più forte, io con la musica tiro fuori il mio lato più vulnerabile. Le mie insicurezze si trovano in queste canzoni.
Come nel primo disco con te ha lavorato Diego Calvetti…
Nel primo album Diego era sia produttore esecutivo che artistico. In questo nuovo lavoro io e Ronny Aglietti ci siamo occupati della produzione artistica. Diego mi ha dato carta bianca: in questo cd doveva venir fuori il mio animo da musicista, per questo mi interessava che fosse sporco e che trasmettesse tutta la carica che esprimo nei live.
A proposito di concerti, quando riparti?
Non ci sono ancora date definite (i calendari aggiornati su www.valeriavaglio.com, www.facebook.com/valeriavaglio, www.myspace.com/valeria.vaglio), ma sto preparando un live con la band, uno acustico e uno che sia un po’ dj set e un po’ concerto. Il dj sarei sempre io: sono attirata dalla tecnologia e mi diverto molto. Dal momento che mi piace suonare, sto studiando tre soluzioni che mi permettono di esibirmi in quante più location possibili.
Francesca Binfaré