Bullet For My Valentine Fever: intervista a Michael Thomas

bullet for my valentine 2010 intervista

In giro per l’Europa per promuovere il nuovo “Fever”, i Bullet For My Valentine sono sbarcati al New Age Club di Roncade per un concerto che ci ha sorpresi dal punto di vista del seguito. Abbiamo avuto occasione di fare un paio di chiacchiere con il batterista Michael Thomas, molto provato dal caldo e dall’afa che ha reso un mercoledì di metà giugno una giornata molto soffocante.

Quest’estate suonerete in molti dei maggiori festival estivi, ma questa sera sarete nel palco di un piccolo club. Come mai questa scelta?
I concerti ovviamente ce li pianifica il nostro manager, ma posso dirti che da quando siamo diventati famosi non abbiamo più la possibilità di suonare in dei piccoli club come questo. Sicuramente per noi questa è stata una chance che, appena ci è capitata tra le mani, non abbiamo voluto rifiutare.

Vi abbiamo visto al Rock Im Park pochi giorni fa. Cosa ricordi di quella giornata? E cosa pensi del seguito enorme che avete avuto?
Sicuramente un’esperienza molto stancante. Non sono un amante dei festival, ma posso dirti che in genere passiamo comunque delle belle giornate negli open air. Sicuramente suonare tra due band diverse dalla nostra, come Pendulum e In Extremo, è una cosa molto strana, ma comunque accostamenti del genere non sono da escludere nei vari festival. Devo dirti la verità? Il grosso seguito che abbiamo avuto durante il nostro set, durante il quale tanti ragazzini hanno cantato le nostre canzoni, un po’ mi ha stupito!

Perché avete scelto di mettere due singoli diversi nel mercato americano e in quello inglese (rispettivamente, “Your betrayal” e “The Last fight”)? E come è stato registrare due differenti video a Los Angeles?
Come potrai immaginare, la scelta di due singoli è arrivata direttamente dalla nostra etichetta. Registrare due video? Semplicemente abbiamo preso quattro vestiti, siamo andati a Los Angeles e abbiamo fatto pochi giorni, ma intensi, di riprese!

Avete ottenuto ottime posizioni nelle charts con questo “Fever”. Puntate a diventare un nome importante del metal moderno, al pari di Trivium e Avenged Sevenfold?
E’ un obiettivo molto ambizioso, ma i Bullet For My Valentine sono partiti come una band che punta ad arrivare il più in alto possibile, quindi è normale puntare a nomi di questo calibro. Riguardo alle vendite, ad oggi mi risulta che stanno andando veramente bene, e potranno solo aumentare nelle prossime settimane anche grazie ai concerti che faremo: l’obiettivo di superare il milione di copie di “Scream aim fire” è sicuramente raggiungibile.

Cosa pensi del Sonisphere Festival?
Abbiamo suonato a Knebworth lo scorso anno e suoneremo in Svizzera dopodomani (venerdì 18 giugno 2010, ndr); suonare ad un festival come questo è un’occasione irrinunciabile per una band come la nostra, anche solo per la possibilità di dividere il palco con i Metallica e con altre band come Megadeth, Slayer e Anthrax.

Si ringrazia lo staff del New Age Club, e in particolare Lorena Loriato, per la collaborazione

Nicola Lucchetta

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