Max Pezzali – Palasport, Pordenone 10 maggio 2011

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Max Pezzali ha capito tutto della vita e di come corre il music biz in Italia: prende, pubblica un disco di mestiere e va in tour, certo di fare pienone ogni sera grazie ai classiconi del passato, solista o meno. La cosa si ripete anche al Palasport di Pordenone, con una scaletta che piazza quasi tutti i brani nuovi ad inizio serata. Aggiungete una band di turnisti bravi ma con poco carisma, escludendo Megahertz (che in realtà è il terzo componente degli Hurts) ai synth, e la serata friulana è brevemente descritta.

Come già anticipato, la setlist è ben studiata: inizio coraggioso nel quale il cantante pavese gioca le carte più recenti e poi il delirio, tra momenti dedicati al pubblico (i due medley, cantati praticamente da tutti) e gli evergreen del periodo 883, come Rotta per casa di Dio, Hanno ucciso l’uomo ragno, Sei un mito e Come mai. Alcuni episodi tristi hanno però caratterizzato il concerto: l’iPad vicino all’asta del microfono è meglio che resti un mistero e i video che hanno accompagnato La dura legge del gol (con i video dell’Italia di Usa 94 e Germania 2006, con tanto di po po po finale) hanno macchiato un po’ una serata che altrimenti sarebbe filata liscia. Questo anche perché, in mezzo a brani validi che però ormai sentono il peso degli anni, l’accoppiata Con Un DecaGli Anni, piazzata poco prima dell’encore, resta uno dei capolavori della musica popolare italiana destinati a durare nel tempo.

Il seguito di Max Pezzali è la conferma che, a dispetto della critica mai sempre favorevole, alla fine ha ragione lui: ricco numericamente parlando (il tour come affluenze sta andando più che bene), fedele al proprio pubblico e in grado di ricordarsi tutti i brani a menadito. Di fronte ad una serata nella quale molto spesso la voce dei 3000 presenti del Palasport di Pordenone sovrastava quella di Max, ti chiedi se in realtà, alla fine, sono quelli che lo han sempre criticato a non aver capito nulla.

Scaletta: Terraferma, Credi, Il mio secondo tempo, Ogni estate c’è, Tu come il sole, Il mondo insieme a te, Sei fantastica, Lo strano percorso, Rotta per casa di Dio, Medley 1 (Io ci sarò, Se tornerai, Come deve andare, Me la caverò, Quello che capita), Hanno ucciso l’uomo ragno, La dura legge del gol, Come mai, Tieni il tempo, Nord sud ovest est, La regola dell’amico, Medley 2 (Nient’altro che noi, Ti sento vivere, Eccoti, Una canzone d’amore, Nessun rimpianto), Con un deca, Gli anni, La regina del Celebrità, Quello che comunemente noi chiamiamo amore, Sei un mito

Nicola Lucchetta

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