Ogni anno che passa è sempre più difficile prevedere quali artisti si esibiranno in Europa (sì, perché ormai vedere un concerto a Londra o a Berlino, per alcuni, è più facile che vederlo a Milano) l’anno successivo. Questo perché negli ultimi tempi si sono creati dei meccanismi che rendono le variabili in gioco troppo e molto ardue da determinare in anticipo.
Una è il dilagare degli artisti che scelgono di pubblicare i loro nuovi album con un ridottissimo margine di preavviso, per paura di leak ancora troppo frequenti. Sono passati i tempi dei comunicati diffusi mesi e mesi prima, ora Drake e Beyoncé, e Kanye West e tanti altri, hanno la potenza di fuoco e i mezzi per pubblicare un disco dalla sera alla mattina senza alcun alert. Un altro esempio è quello di Ed Sheeran, che annuncia il suo tour mondiale con un ridotto preavviso.
L’altro è che, nell’era dello streaming selvaggio e dei social media, è fin troppo frequente vedere fenomeni esplodere e stravolgere la scena internazionale in pochi mesi, questo soprattutto nella scena hip hop e trap. Per citare tre esempi, ad agosto dello scorso anno in ben pochi avrebbero previsto l’exploit di artisti come Sfera Ebbasta (prossimo ai palasport dopo i sold out di quest’anno), Ghali (che i palasport li vedrà tra qualche mese) e Post Malone (fresco di record scippato ad un colosso come Michael Jackson).
In compenso si è aggiunta una certezza: gli anniversari delle uscite di dischi iconici. La nostalgia è un business ultramilionario che sta portando importanti introiti a band che da anni non pubblicano dischi o, come ad esempio gli U2, artisti che da qualche anno hanno perso lo smalto dei tempi andati per i nuovi lavori in studio ma che, con queste celebrazioni, sembrano ritrovare la grinta e la passione dei tempi addietro.
Una lunga parentesi dedicata al mercato italiano. Il ritorno dei due big del rock nazionale, Ligabue e Vasco Rossi, potrebbe avvenire anche l’anno prossimo, con il cantante di Correggio che potrebbe portare il “Made In Italy Tour” dai palasport agli stadi, come il Blasco che potrebbe centellinare le sue performance con poche selezionate date in grandi eventi, come fatto negli ultimi due anni. Probabile anche il ritorno di Jovanotti, che nel 2019 festeggerà i trent’anni de “La Mia Moto”. Dopo le lunghe residency nei palasport, potrebbe passare anche lui per gli stadi. Potrebbe esplodere nel corso dell’anno prossimo anche qualche importante nuovo nome, come fu Coez nel 2018: l’artista più probabile ad oggi è e rimane Frah Quintale.
Bando alle ciance, di seguito la lista, in rigoroso ordine alfabetico, dei venti nomi che ci attendiamo di vedere in tour, quasi sicuramente in Europa e, perché no, in Italia.
AC/DC
Diverse indiscrezioni indicano che proprio in questi giorni il gruppo si stia radunando a Vancouver per motivi ignoti; tra i componenti pare sia coinvolto anche Brian Johnson, sostituito da Axl Rose negli ultimi anni per ragioni di salute. Un ritorno in pompa magna per il quarantesimo anniversario di “Highway To Hell”?
AEROSMITH
L’Aerovederci Tour si è tenuto l’anno scorso ma, proprio recentemente, Joe Perry non ha escluso un ritorno per il cinquantesimo anniversario del gruppo. Un’ottima occasione per chi se li fosse persi nel 2017.
BRUCE SPRINGSTEEN
Il Boss non è stato fermo nel 2018, visto che è stato impegnato in una lunga residency a Broadway. Nuovo disco e nuovo tour?
DUA LIPA
La nuova stella del pop internazionale ha raggiunto clamorosi risultati in questo 2018. Il prossimo anno potrebbe vedere il suo ritorno in studio e, perché no, un nuovo tour.
ED SHEERAN
Il rossocrinito britannico non è una novità degli stadi, avendo già calcato più volte il palco del Wembley Stadium. Dopo Nordamerica e Sudafrica, è molto probabile un suo ritorno in questo tipo di location anche in Europa.
KISS
La baracconata del rock and roll pare tornerà in tour anche l’anno prossimo. Nessuna celebrazione, anche perché il quarantesimo di “Dynasty” non ha senso, ma la macchina Kiss funziona sempre, a priori.
MADONNA
Fresca sessantenne, la popstar italo-americana ha anticipato l’uscita di un nuovo disco per il 2018. Facile che ad esso segua un nuovo tour, magari negli stadi.
MANOWAR
Alcune date nel 2019 sono state già confermate (tra cui lo slot da headliner al transalpino Hellfest), molto probabile che la heavy metal band sia impegnata in tour per tutta l’estate.
METALLICA
Di un ritorno per il 2019 ne ha parlato la stessa band a ridosso del tour europeo di questa prima metà dell’anno. Facile che i Four Horsemen tornino anche negli stadi, magari anche in Italia, vista anche la ricorrenza del trentesimo anno di “…And Justice For All”.
MUSE
“Something Human”, il nuovo singolo, è uscito un mesetto fa e sicuramente il trio britannico ha già in cantiere un disco. Per il tour, ormai, sono un gruppo che può fare quel che vuole, visto anche il successo delle residency del tour di “Drones”, come ad esempio quella di Milano.
PAUL MCCARTNEY
Il Macca è in tour nei palasport il prossimo autunno e, quasi sicuramente, lo sarà anche l’estate prossima. Scommettiamo il fantomatico euro su Arena di Verona e/o Lucca, con l’ultima location in un format simile a quello già battuto da Stones e Waters.
PAVEMENT
Sul loro, attesissimo, ritorno c’è un continuo tira e molla alimentato dallo stesso Stephen Malkmus: nel 2017 il ritorno era dato per certo, mentre quest’anno le possibilità sono scese. Un semplice depistaggio o un cambio d’idea?
PEARL JAM
Poche date europee a giugno e altrettante poche date negli Stati Uniti; in tutto questo Jeff Ament ha annunciato che la band si dedicherà a lavorare alle nuove idee in autunno.
RAMMSTEIN
Band che vive di rendita da almeno una decina di anni, tanti quelli che ci separano dall’ultimo studio album “Liebe ist für alle da”. Il 2018/2019 sembra sia l’anno buono per il ritorno della band teutonica più famosa al mondo.
RUDIMENTAL
Il nome più caldo dell’elettronica britannica si è fatto conoscere anche in Italia con “These Days”, il pezzo inciso con Macklemore. L’8 settembre uscirà “Toast to Our Differences”, il loro nuovo disco che li impegnerà in un lungo tour promozionale. Che arrivino finalmente anche in Italia?
SLIPKNOT
Cinque anni di silenzio ma, soprattutto, il ventennale dell’omonimo disco che li lanciò nella stratosfera del metallo. Quasi sicuramente torneranno sui palchi di mezzo mondo.
SUBSONICA
Il loro ritorno è ormai certo e, negli anni, ci hanno abituati ad interminabili tour nei palasport ma, soprattutto, nelle arene estive. Inoltre l’anno prossimo si festeggia il ventennale del loro più grande successo, “Microchip Emozionale”.
TAKE THAT
Senza Robbie Williams, la pop band britannica sarà sicuramente in tour per festeggiare quello che loro stessi hanno definito il venticinquesimo anniversario. Nessuno stadio, ma molti palasport.
TAYLOR SWIFT
I tre anni di pausa tra “1989” e “Reputation” sono un’anomalia nella discografia della popstar statunitense. Molto probabile il suo ritorno discografico già nel 2019, vista una sua dichiarazione nella quale ha confermato un nuovo album “entro i trent’anni”.
THE CURE
Dopo il successo del concerto-evento ad Hyde Park, il gruppo di Robert Smith potrebbe pubblicare quello che potrebbe essere l’ultimo disco della storia del gruppo. Non a caso, a quarant’anni dall’uscita di “Three Imaginary Boys”.