Lacuna Coil – New Age Club, Roncade (TV) 6 marzo 2010

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Quattro show per una band in madrepatria sono sempre pochi, ma comprensibili nel caso dei Lacuna Coil: in Italia, infatti, la band non ha mai goduto della fama che invece ha Oltreoceano, escludendo il periodo di “Karmacode”. E dispiace vederli relegati nei club, quando le potenzialità e lo show che si portano dietro meriterebbero location più ambite.

Roncade, anche per questo tour, si conferma un crocevia importante: nel 2006 iniziò da questo locale il vero e proprio supporto alla precedente release, ora al New Age Club si chiude di fatto il tour di “Shallow life”.

Ad aprire la serata gli statunitensi Dommin, entrati recentemente ad alimentare il settore più alternative della Roadrunner Records, che già vede band tanto valide quanto ignorate come Madina Lake e Kill Hannah. L’opinione nei confronti di questo act sembra voler ripercorrere quello delle due sopra citate, almeno nel mercato nazionale: un nome di valore ma che, per non si sa quale motivo, non riuscirà a sfondare. Di ottimo livello comunque lo show offerto dai quattro, in tour per promuovere il recente “Love is gone” uscito poco più di un mese fa, nel quale viene proposta anche una riuscita versione del classico della new wave “(I Just) Died In Your Arms” dei Cutting Crew.

Si apre con la opener di “Shallow life” l’ultimo concerto di questo tour europeo dei Lacuna Coil,  salta subito all’occhio la mancanza di Marco Coti Zelati per un infortunio: al suo posto nessun sostituto, ma delle parti di basso preregistrate. Un 2009 passato in giro per gli States ha giovato ai Lacuna Coil, facendoli diventare di fatto il miglior act del genere in ambito nazionale. Uno show professionalmente indiscutibile offerto una band che sembra totalmente diversa rispetto anche a soli quattro anni fa: rarissimi errori, uno spettacolo studiato da un gruppo che  ormai non vive più solamente dietro l’ingombrante ombra della carismatica Cristina Scabbia.

Giochi di luci e un videoproiettore che trasmette dei filmati che accompagnano le varie canzoni sono gli ingredienti di contorno alla proposta alternative rock dei milanesi. Proprio questa è l’unica critica che si può sollevare nei confronti dei Nostri: il voler “dimenticare” tutti i dischi pre-“Comalies” relegandoli a dei piccoli spazi, come ad esempio le canzoni “1.19”, traccia presa da “Unleashed Memories” e proposta a Roncade, e “Senzafine”, uno dei brani più belli della band, tratto dall’EP “Halflife” e proposto in alcune serate di questa leg europea.

Questo show è stato di sicuro il migliore dei tre che ha fatto la band in questo locale dal 2003 in avanti, e ci ha mostrato i Lacuna ancora più sicuri dei propri mezzi rispetto anche all’ottimo show del Rock in Idro di quest’anno. L’inevitabile calore della band è saltato fuori nell’intimità dei piccoli club, consacrando anche in patria, e di fronte ad un pubblico numeroso, i Lacuna Coil come una delle migliori band nel genere in ambito nazionale ed europeo.

Setlist: Survive, Underdog, Closer, I’m Not Afraid, Fragments Of Faith, 1.19, I Won’t Tell You, Heaven’s A Lie, Fragile, Wide Awake, To The Edge, The Maze, Swamped, Enjoy The Silence (Depeche Mode cover), Not Enough, Spellbound, Our Truth

Si ringrazia il New Age Club per la consueta collaborazione

Nicola Lucchetta

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